mercoledì 27 aprile 2011

Buona notte a te.. ... Fabio Concato

Bob Marley - No Woman No Cry - Original Studio Version

SICILIANU TIPU STRANU sottotitoli italiano

Sei la più Bella del Mondo - Raf

Raf - L'infinito (+ testo)

RAF - VIA

lunedì 25 aprile 2011

festa 25 aprile,festa liberazione





Il tricolore non è mai mancato nelle feste del 25 aprile. Come festa della liberazione, essa non ha mai trascurato il richiamo ai valori nazionali. E’ ovvio che nell’anno dei 150 anni dell’Unità d’Italia una particolare enfasi sia riposta nella riaffermazione dei nessi fra due momenti alti della storia italiana, forse gli unici due della modernità, il Risorgimento e la Resistenza.
Che per molti combattenti del 1943-45 si trattasse di rifare quello che i loro avi avevano compiuto meno di un secolo prima è facile da intuire quando ci trova di trova fronte a sigle come Corpo Volontari della libertà, simile a quella usata da Garibaldi nella terza guerra d’indipendenza, brigate denominate appunto Garibaldi, battaglione Pisacane, Partito di azione, ecc. E a proposito di azionisti come dimenticare che Giuseppe Mazzini trascorse le ultime settimane di vita a Pisa, ospite di un Nathan Rosselli? La definizione di Resistenza come secondo Risorgimento risale dunque alle origini stesse della lotta di liberazione. Negli ultimi tempi è stata ripresa con forza da capi dello Stato come Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano.
E’ però vero che la storia non si ripete. Ci sono tuttavia avvenimenti che si somigliano, soprattutto se le condizioni in cui maturano sono simili. Ora l’Italia dell’Ottocento era divisa in Stati e staterelli, quasi tutti subalterni al dominio austriaco. Erano inoltre tutti, compreso il Regno di Sardegna fino al ‘48, stati di polizia, in cui spadroneggiava l’arbitrio dispotico del sovrano e dei suoi strumenti di dominio. Dunque il Risorgimento affermò un nuovo Stato unitario, indipendente, con un elementare riconoscimento dei diritti dei «sudditi»: lo Statuto carloalbertino, così ingessato e classista, non è la Costituzione del 1948.
Tuttavia, se si vuole trovare un precedente della nostra carta fondamentale, per il catalogo dei diritti civili e politici si può benissimo risalire indietro di un secolo, alla Costituzione della repubblica romana di Mazzini, Saffi e Armellini, prima in Europa ad abolire la pena di morte per qualsiasi reato, fra le prime ad affermare il suffragio universale e la laicità delle istituzioni.
Anche all’Italia dell’8 settembre 1943 mancavano unità, indipendenza e libertà. Nella parte occupata dai tedeschi non vi era solo l’asservimento allo straniero, ma l’esercizio più brutale della violenza e la restaurazione del già caduto regime fascista. Questo stato di cose durò appena venti mesi, ma anche il Risorgimento, inquadrabile fra il 1848 e il 1870, ebbe un biennio di accelerazione (1859-1861) che portò appunto alla proclamazione del Regno d’Italia. Conobbe decenni preparatori (i moti degli anni ’20 e ’30), paragonabili alla lunga stagione dell’antifascismo clandestino.
Fra Risorgimento e Resistenza intercorre quasi un secolo, quello della nascita in Europa della società di massa. I caduti cuneesi del Risorgimento sono 750, quelli del periodo 1943-1945 sono dieci volte tanto. I primi sono tutti militari, nella stragrande maggioranza soldati dell’esercito regio (il volontariato garibaldino per ovvie ragioni incise poco in Piemonte). I venti mesi della guerra «in casa» videro morire duemila partigiani, duemila cinquecento civili, mentre fra i militari seicento si consumavano nei lager tedeschi. E’ il prezzo pesante che le masse pagano per il divenire protagoniste della storia. Il dato non è meramente quantitativo, cambia anche la composizione sociale dei combattenti, Gli operai, presenti nel Risorgimento solo con le sollevazioni delle grandi città quali Milano, diventano il nerbo delle formazioni partigiane. I contadini, almeno quelli del Nord, forniscono cibo e riparo agli sbandati dell’8 settembre o alle bande. Le donne, combattenti o staffette, ammontano a migliaia, nulla di paragonabile alle isolate individualità delle eroine risorgimentali.
I cattolici, estranei con poche eccezioni (Gioberti, Manzoni) al Risorgimento (la Chiesa, arroccata in difesa del potere temporale, predica il non expedit, mentre nel 1943 comincia a prendere le distanze da un regime fascista con cui, non senza momenti di frizione, ha collaborato per vent’anni), hanno il loro posto nella lotta di liberazione. Saranno loro ad esprimere la forza politica moderata che beneficerà maggiormente del consenso elettorale post bellico. Anche nel Risorgimento i combattenti garibaldini o mazziniani, dopo i sacrifici della lotta, furono messi da parte a vantaggio dei moderati cavouriani, sicuramente più laici dei democristiani nelle materie civili, ma meno sensibili ai temi dell’equità sociale.
L’allontanamento delle sinistre dal governo dopo il 1947 fu un atto dettato dalla divisione del mondo nei due blocchi della Nato e del Patto di Varsavia, l’emarginazione del movimento democratico e repubblicano risorgimentale fu invece una scelta tutta interna al blocco sociale di proprietari terrieri e borghesia, stretti attorno ai Savoia e alla casta militare. In questo contesto l’idea romantica di nazione, decisiva per le lotte di indipendenza, non tardò a degenerare in nazionalismo, cioè in velleità di sopraffazione su altre nazioni, aprendo la strada all’autoritarismo crispino e al fascismo. Non era questo lo spirito che animava i carbonari del ’21, i cospiratori degli anni ’30 o i seguaci di Garibaldi e Mazzini.
Dopo il fallimento dei moti di marzo Santorre di Santarosa va a morire per la libertà della Grecia, Bianco di Saint Jorioz, autore di un profetico Trattato sulla guerra per bande, va a combattere in difesa del governo repubblicano spagnolo, come faranno nel 1936 gli antifascisti contro il golpe franchista con il battaglione Garibaldi. Viceversa esuli polacchi e ungheresi combatterono con le camicie rosse o si arruolarono nell’esercito piemontese.
Sempre nel nome dell’Eroe dei due mondi dopo l’8 settembre i soldati italiani dei Balcani si unirono ai partigiani yugoslavi o albanesi. Viceversa nelle nostre regioni troviamo maquisards francesi, partigiani yugoslavi o russi. Tanto il Risorgimento quanto la Resistenza ebbero una dimensione europea, se non internazionale.

sabato 16 aprile 2011

Generale (De Gregori)

Cosa succederà a Terrasini in vista delle elezioni comunali ?????

Orgogliosi di avere tra le nostre fans e lettrice Ilde Cascio pubblichiamo una sua ironica nota veramente bellissima , che noi condividiamo in pieno.
Grazie Ilde per questa nota.

Il censimento popolare di Terrasini


Il censimento della popolazione, si sa, è uno dei più importantii rilevamenti dal quale scaturisce tutta una serie di informazioni utili per dati, statistiche etc... 
A Terrasini, in vista delle prossime elezioni comunali, è già iniziata una forma di censimento popolare un pò particolare che ha una sola utilità: acchiappare più voti possibili. 
La modalità è un tantino diversa, oltre ad andare casa per casa, conoscere il numero degli occupanti dei singoli appartamenti, appurare chi ha cambiato residenza (accidenti!) o ha trovato lavoro fuori ( porca paletta...!), si deve cercare, attraverso accurate indagini, di individuare la tendenza politica di ciascun cittadino e soprattutto la possibilità che questi ha di essere legato a questo o a quel candidato.
Succedono cose inverosimili e si rischia di cadere nel grottesco; insomma situazioni come queste:
" Ci sei andato là?" " Si ma non c'è niente da fare quelli sono legati a Tizio..." "...e noi gli facciamo cambiare idea!" "Ma sei pazzo quello ha trasferito dalla barella ad un dignitoso posto letto la nonna in fin di vita..." Allora no, sulla nonna non si può discutere... peccato erano 6 voti!" " 6 voti? Perchè secondo te la moglie non vota per Caio visto che lo sanno tutti che se la fa?" " Allora 5....ragiona: la moglie può anche votarci nel segreto della cabina elettorale, ma NON PUO' fargli la campagna elettorale...sarebbe come ammettere di avere una relazione con lui...!" " Non ci avevo pensato, è vero ma porca miseria erano sempre 5 voti persi per via della nonna...!!" " Allora andiamo da Sempronio; quello mi deve un favore! Se ci metti che sono 10 in famiglia..." " Un favore? Che favore gli hai fatto?" " Una volta è rimasto in panne con la macchina e io gli ho dato una mano, queste cose non si dimenticano facilmente!" " Ma stai scherzando? Ti ricordo che in lista c'è anche Egisto...quello ha fatto fare il servizio civile alla nipote disoccupata!" " No ..anche il servizio civile ci mancava...." " Insomma... conta... a quanti siamo?" " 45 di cui 20 sicuri e 25 probabili" " Probabili? Allora siamo a niente!!!!" " Ma che ti tengo a fare?  Perchè probabili?" " Perchè non mi hanno dato certezza; uno ha il cugino in lista, l'altro il suo più caro amico..." " Così non andiamo da nessuna parte: fai sapere loro che il cugino lo ha sparlato al bar l'altra mattina., l'ho sentito con le mie orecchie, e il "caro amico" si è venduto al candidato Evaristo che ha promesso un posto all'aeroporto a sua moglie che tanto con la terza media non ha dove andare..etc... Vai cretino, che ci assicuriamo sti voti almeno!" " Senti cumpà per essere eletti bisogna ottenere almeno un centinaio di voti....dobbiamo puntare sui gruppi, su grossi numeri...a proposito le suore con chi stanno?" " Ah questo si che è un giallo; abbiamo un nuovo Parroco... con chi sta? Bisogna capirlo immediatamente!" " E io che devo fare?" "Intanto vai a messa tutte le domeniche, con tua moglie mi raccomando e fai pure la Comunione...poi lo avvicini e ci parli un pò...cerca di capire insomma, capra!" " Io a messa? Ma se dopo la prima Comunione non ho fatto ancora la seconda..." " Sei una cosa inutile, accidenti! Queste cose si preparano con largo anticipo....ad esempio dovevi portare il carro nell'ultima processione, già ti avrebbe visto con un altro occhio!" " Ok, domenica andrò a messa....ma a proposito la marineria? Là si che si pigliano i voti!" " La marineria non si tocca... c'è già Giannantonio in lista, te ne sei scordato?" " Ma c'è pure il proprietario dei pescherecci...come si chiama?" " In ogni caso noi non possiamo arrivarci... cosa possiamo promettere? Hai a casa ad esempio qualche attrezzo per dissabbiare il porto?" " No...anzi si...aspetta ci sono i rastrelli dei bambini che ho comprato la scorsa estate..." "Allora sei davvero deficiente...vuoi essere credibile? Prova a dire che porterai un dissabbiatore di elevata potenza... sai da quanti anni se lo aspettano?" " Ma costa un sacco di soldi... e poi dove si metterà la sabbia tolta dal porto?" " Ma che ne so... portala a Cinisi, sulla spiaggia; ecco questa si che è una splendida idea : sai imbecille quanta sabbia si portano a casa i bagnanti durante l'estate? Lo vedi anche tu quando fai la doccia, no? Quindi è destinata a finire... e noi la integriamo, semplice no? Due soluzioni a due problemi in un colpo solo..." " Vabbè ora mi informo... dove andiamo adesso?" " In Piazza scemo...dove vuoi andare? A sorridere e a salutare tutte quelle persone che mi stanno sul c***o, ma che in questo momento sono utili, non si sa mai...metti che c'è qualcuno non impegnato col voto... sorriso a 32 denti, magari lo inviti a prendere un caffè... che ne sai se tornando a casa quello non pensa; "Che persona squisita, gentile...eppure ci voto"! Questi sono voti preziosi... perchè non te li aspetti, cioè arrivano così e magari sono quelli che ti aiutano a farcela...! Girati, subito... sta passando Domenico...saluta e sorridi (pizzicotto sulla schiena)" " Ma quello poi mi chiede una sigaretta e io non fumo..." " C'è un tabacchino lì, vai e comprale no?  Ma tutto io ti devo dire?" " Sai che ti dico cumpà? Ste elezioni sono pesanti...comincio ad essere stanco!" " Vai demente, che quando ti chiameranno: "Consigliereee... Assessoreee...o addirittura Signor Sindaco... ti viene su una ventata di orgoglio che te li scordi in un attimo ste teste di c***o di terrasinesi di m***a!" 
di Ilde Cascio.

venerdì 15 aprile 2011

CHIUDIAMO IL SONDAGGIO DI TERRASINI SICILY SUI POSSIBILI CANDIDATI A SINDACO

consiglio
  2 (2%)
mele
  9 (11%)
mele,consiglio
  1 (1%)
anselmo
  6 (7%)
camilleri
  5 (6%)
gallina
  37 (46%)
croce
  0 (0%)
una donna nuova
  11 (13%)
un uomo nuovo
  9 (11%)

  Voti TOTALI: 80 




AD OGGI SI SONO LIBERAMENTE ESPRESSI I NOSTRI FANS

ATTUALMENTE CI RISULTANO UFFICILAMENTE N. 4 CANDIDATI A SINDACO DI TERRASINI  PER TALE MOTIVO  APRIREMO  IL SONDAGGIO UFFICALE DEI CANDIDATI A SINDACO TRA BREVE.
DA UNA PRIMA ANALISI DELLE PERCENTUALI DEI VOTANTI EMERGE
CHE:
IL 19 %  PREFERISCE UN UOMO O UNA DONNA NUOVA.
IL 37% VOTEREBBE IL GIOVANE GALLINA
IL 2% IL SINDACO USCENTE CONSIGLIO
IL 9%IL RITORNO DI MELE
IL 6% VOTEREBBE CAMMILLERI

RICORDIAMO CHE DUE NUOVI CANDIDATI UFFICIALI A SINDACO NON ERANO INSERITI NEL SONDAGGIO E SONO GIANNETTINO E CUCINELLA.

QUESTO IN SINTESI IL RISULTATO DI UN SONDAGGIO DOVE SI SONO ESPRESSI 80 PERSONE LIBERAMENTE.


TERRASINI SICILY SI RAMMARICA  PER L'ASSENZA DI DONNE ALLA CANDIDATURA DI SINDACO DI TERRASINI PER QUESTA TORNATA ELETTORALE.

 A TUTTE LE FORZE POLITICHE IMPEGNATE  SERIAMENTE  IN QUESTA COMPETIZIONE   AUGURIAMO UN BUON LAVORO E  CHE OGNI AZIONE SIA FINALIZZATA AD UN NOTEVOLE MIGLIORAMENTO PER LA NOSTRA COMUNITA' .


CONSENTITECI ALMENO UNA DOMANDA COSI' PER APRIRE  LA CAMPAGNA ELETTORALE

QUANDO  LE FORZE POLITICHE DI TERRASINI SARANNO PRONTE A CANDIDARE

ALMENO UNA DONNA ????














Pizzi Nilla - Amiamoci cosi'

Pizzi Nilla - Vola colomba